Il governo “Vredi” accusa il partito DUI di diffondere false accuse riguardo alla presunta riduzione della rappresentanza albanese nelle istituzioni, definendole menzogne sfacciate volte a ingannare l’opinione pubblica. “Vredi” afferma che i fatti dimostrano il contrario e che il DUI, nonostante sia stato al potere per 20 anni, ha lasciato gli albanesi senza alcuna rappresentanza in molte istituzioni statali chiave.
Il governo “Vredi” ha elencato una serie di esempi concreti per illustrare la mancanza di rappresentanza albanese durante il periodo in cui il DUI era al potere. Tra questi, viene sottolineata l’assenza di albanesi in unità speciali come i “Tigers”, i “Wolves” e l’Unità di Intervento Rapido, nonché in posizioni chiave come la Direzione per le Zone Economiche Libere, l’Accademia delle Scienze e l’Agenzia del Cinema.
Secondo “Vredi,” il partito DUI non ha il diritto di parlare di rappresentanza, accusandolo di aver tradito l’Accordo Quadro di Ohrid e il sacrificio di coloro che hanno lottato per una rappresentanza equa e per l’uguaglianza in ogni istituzione. Il governo “Vredi” si impegna a non permettere più che le bugie diventino la norma, promettendo di smascherare ogni istituzione in cui gli albanesi sono esclusi e di lavorare per una vera uguaglianza.
A dimostrazione dell’impegno di “Vredi” nei confronti della comunità albanese, viene citata l’introduzione della Legge sulla Rappresentanza Equa e Adeguata. Questa legge, secondo il governo, non solo migliorerà la rappresentanza, ma garantirà anche personale di qualità superiore, professionisti con una reale influenza nel processo decisionale. “Vredi” conclude ribadendo che gli albanesi non sono numeri da manipolare né zeri da ignorare.