Il partito Levica accusa VMRO-DPMNE di proteggere i propri funzionari corrotti rifiutandosi di sostenere una legge che avrebbe esteso i termini di prescrizione per i reati penali e impedito la prescrizione dei reati commessi da funzionari pubblici. Levica afferma che VMRO-DPMNE, insieme ai suoi alleati VREDI e ZNAM, ha votato contro la proposta di legge che mirava ad annullare le controverse modifiche al codice penale del 2023, che avevano portato all’amnistia di numerosi funzionari di VMRO-DPMNE attraverso la “prescrizione”.
Secondo Levica, VMRO-DPMNE si presenta come un difensore della giustizia, ma si rifiuta di sostenere riforme concrete perché trae vantaggio dal sistema attuale di impunità organizzata. Il partito sostiene che fino a novembre dello scorso anno, 71 casi sono stati prescritti presso il Tribunale penale, sottolineando che ciascuno di questi casi rappresenta un sistema legale corrotto, crimini impuniti e accordi sottobanco.
Levica afferma che i cittadini non credono più alle “nuove partenze” dei vecchi partiti e che percepiscono come coloro che sono al potere non temano di commettere reati, né si vergognino quando vengono scoperti, poiché sanno che il sistema è progettato per proteggerli.
Levica si impegna a continuare la sua lotta per porre fine all’impunità e afferma che questa proposta è solo una delle tante che sosterrà per combattere la corruzione, promuovere riforme reali e cambiare il sistema. Il partito conclude con lo slogan: “Quando i criminali di chi è al potere andranno prescritti, ricordatevi che VMRO-DPMNE non ha votato per porre fine a tale impunità”.