Il presidente serbo Aleksandar Vučić è stato l’unico leader a non firmare la dichiarazione di sostegno all’Ucraina durante il vertice “Ucraina-Sudest Europa” tenutosi oggi a Odessa. La dichiarazione chiedeva alla comunità internazionale di rafforzare il sostegno all’Ucraina, di perseguire un percorso diplomatico verso una pace duratura e di mantenere e rafforzare le sanzioni contro la Russia.

Vučić ha ribadito che la Serbia non ha tradito la Russia e ha difeso la politica di indipendenza del suo paese, sottolineando che l’Ucraina non ha fatto nulla di male contro la Serbia e che apprezza il fatto che i rappresentanti di Pristina non siano stati invitati al vertice.

A differenza degli altri partecipanti, che avrebbero accettato qualsiasi cosa contro la Russia, Vučić ha affermato che la Serbia protegge gli interessi del diritto internazionale pubblico, guidata dai propri interessi. Ha espresso orgoglio per la politica serba e ha affermato che il paese continuerà a perseguire una linea indipendente.

Il vertice ha visto la partecipazione di diversi leader del Sud-est Europa, tra cui il Primo Vice Primo Ministro e Ministro dell’Ambiente e della Pianificazione Territoriale della Macedonia del Nord, Izet Medziti, il quale ha ribadito il fermo sostegno del suo paese alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Medziti ha condannato fermamente l’aggressione russa e ha chiesto la fine immediata della guerra.

L’astensione di Vučić dalla firma della dichiarazione arriva poche settimane dopo la sua partecipazione alle celebrazioni del 80° anniversario della vittoria sul fascismo a Mosca, sollevando interrogativi sull’equilibrio che la Serbia sta cercando di mantenere tra i suoi legami storici con la Russia e le sue aspirazioni di adesione all’Unione Europea.