L’SDSM (Unione Socialdemocratica di Macedonia) ha intensificato la sua richiesta di accertamento delle responsabilità per la tragedia avvenuta a Kochani, sollecitando le dimissioni del Ministro dell’Interno Panche Toshkovski e chiedendo che il direttore del Dipartimento di Pubblica Sicurezza (PSB) Aleksandar Janev sia ritenuto penalmente responsabile. Secondo il deputato dell’SDSM, Mile Taleski, per quasi quattro mesi Mickoski e Toshkovski avrebbero nascosto la verità sull’incidente e protetto i funzionari di polizia da loro nominati.
Taleski ha affermato che solo dopo una forte pressione pubblica e politica, esercitata dall’SDSM e da parte dei media, sono stati avviati procedimenti contro diversi capi della polizia. Ha inoltre aggiunto che la responsabilità ricade ai vertici del Ministero dell’Interno e del governo e che per questo devono esserci conseguenze penali, legali e politiche.
Il deputato dell’SDSM ha posto l’accento sul fatto che l’ispettore capo per i crimini economici, Kristina Jovanova, non è stata inclusa nell’indagine, nonostante avesse l’autorità di agire e non abbia fatto nulla, anche se la discoteca “Puls” operava illegalmente da più di un anno, senza licenza e con un conto bloccato. Taleski ha sottolineato che Jovanova è ancora in carica perché protetta dalle strutture politiche del governo.
L’SDSM sostiene che la polizia aveva l’obbligo di chiudere la struttura e di impedire l’ingresso di materiale pirotecnico, causa principale dell’incendio. Taleski ha chiesto chi ha nominato tutti questi capi, funzionari di polizia responsabili e competenti e chi ha dato loro ordini, indicando Toshkovski e Janev come responsabili.
L’SDSM ha annunciato che continuerà la sua battaglia per la verità con una nuova serie di fatti e argomentazioni, con nuove informazioni, sotto il titolo “La Verità su Kochani 2”. Il partito ha anche chiesto al VMRO-DPMNE (Organizzazione Rivoluzionaria Interna Macedone – Partito Democratico per l’Unità Nazionale Macedone) di rivelare quanti soldi sotto forma di donazioni ha ricevuto dagli indagati di “Puls”. L’SDSM ha concluso affermando che giustizia per Kochani deve essere fatta per le vittime, per le famiglie e per lo stato di diritto.