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Spettacoli di danza al fine settimana dell’orgoglio di Skopje 2025

Il Queer-Feminist Culture, Art and Theory Festival – Skopje Pride Weekend 2025, continua con il suo programma performativo e di danza, con la performance di danza “Unstable Comrades” del coreografo serbo Igor Koruga il 12 giugno alle 20:30 presso l’MKC (Centro Culturale Giovanile). Il 13 giugno, sempre all’MKC, sarà presentato l’assolo coreografico “Atrás” di Aleksandar Georgiev – Ace. Infine, il 14 giugno, presso il KSP Jadro, si terrà la performance “Dissolutions” dell’artista interdisciplinare Maja Zećo.

La performance di Igor Koruga, “Unstable Comrades”, esamina criticamente l’influenza del capitalismo, del patriarcato e di altri sistemi di oppressione sulle sfere personali e corporee – genere, sessualità, desiderio, emozioni – attraverso il linguaggio della danza contemporanea. Ispirato al marxismo queer, Koruga trasforma il palcoscenico in uno spazio per l’esplorazione fluida dell’identità, della vulnerabilità e della resistenza come mezzi di visione politica. La performance attraversa contesti storici e ideologici – dal socialismo, attraverso il liberalismo occidentale durante la Guerra Fredda, all’Europa orientale post-socialista – per analizzare i modi in cui la cultura queer e le pratiche artistiche si sono opposte al dogmatismo e alla normalizzazione.

L’assolo coreografico “Atrás” di Aleksandar Georgiev – Ace, si concentra sulla parte posteriore del corpo come base narrativa ed estetica, riesaminandone il rifiuto e l’invisibilità all’interno della tradizione della danza dell’Europa occidentale. Attraverso un approccio decoloniale e anticapitalista, la performance smonta l’estetica dello sfondo e il suo potenziale per aprire nuove prospettive emotive e politicamente leggibili. “Atrás” riesamina contemporaneamente il rapporto tra la visione culturale frontale dominante e le posizioni sociali emarginate, sollevando interrogativi su vergogna, colpa e censura.

La performance “Dissolutions” di Maja Zećo, in programma il 14 giugno, rappresenta una risposta stratificata a esperienze personali e collettive di conflitto armato, trauma e perdita, utilizzando un sovraccarico visivo e uditivo per esplorare il corpo in uno stato di incertezza. La performance pone il pubblico in un incontro diretto con il simbolismo associato alla storia della repressione femminile nei Balcani.

Il team creativo dietro “Unstable Comrades” comprende il drammaturgo Dimitrije Kokanov, il compositore Vladimir Pejković, il lighting designer Boris Butorac e gli interpreti Marijana Gavrichiuk, Tamara Pjević, Gheorghe Alexandru Pleshka, Hunor Joseph Varga e Jakša Filipovac.

Il team dietro “Atrás” comprende: musica e suono – Cvetan Momchilov, luci – Pete Ayres, graphic design – Assyria Alvarez, adattamento dell’immagine – Fernando Montiel e produzione di Beatrice Bello.

La performance “Dissolutions” fa parte dell’apertura della mostra personale di Maja Zećo intitolata “Discomfited Futures”, curata da John Blackwood. La mostra sarà visitabile fino al 26 giugno e sarà accompagnata da un catalogo.