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Sospensione del procedimento per undici persone nel caso della tragedia di Kochani per insufficienza di prove

Il procedimento è stato sospeso per undici persone e non saranno perseguite per la tragedia avvenuta a Kochani. La decisione è stata presa a causa della mancanza di prove sufficienti, tra cui quelle riguardanti ex direttori dell’Ispettorato Statale del Mercato e due ex ministri dell’economia, come ha dichiarato il pubblico ministero Ljupcho Kocevski.

Secondo quanto spiegato, il procedimento è stato interrotto definitivamente per una persona deceduta e per un’altra persona, mentre per le restanti nove potrà essere riaperto qualora emergano ulteriori prove.

Gli imputati sono accusati di aver commesso il reato omettendo consapevolmente di agire in conformità con le normative e le regole tecniche per la protezione, e alcuni di loro anche utilizzando direttamente mezzi e azioni generalmente pericolosi che hanno causato l’incendio, ha precisato Kocevski.

Tra i responsabili figurano tre persone in qualità di titolari e gestori della società “KLASIK DM DOO Kochani” con la filiale “Cabaret PULS Kochani”, e della società “MMMM CAFE DOOEL Kochani” con la filiale “CLUB PULS Kochani”. Queste avrebbero svolto attività di ristorazione dal 13 dicembre 2012 al 16 marzo 2025 nonostante la struttura non rispettasse i requisiti tecnici minimi previsti dalla legge.

Accusato anche il fratello del primo imputato, responsabile della vendita dei biglietti e del controllo del numero di visitatori e della loro età, per non aver agito in conformità con le normative.

Inoltre, è stata accusata la società di Kochani che nel 2012, su richiesta del primo imputato, ha redatto un progetto per la conversione della struttura non conforme alla legge, e che nel 2023 ha preparato un nuovo progetto illegale basandosi sul precedente.

Tre funzionari del Comune di Kochani, in qualità di ispettori edili autorizzati, sono accusati di non aver avviato e condotto una procedura di vigilanza ispettiva per accertare la situazione di fatto e produrre prove, né di aver ordinato la rimozione delle irregolarità, consentendo così al “PULS” di continuare illegalmente a svolgere attività di cabaret.

Anche tre ex sindaci di Kochani sono accusati di non aver ordinato la supervisione degli ispettori edili, di non aver adottato un programma annuale e di non aver preparato piani di lavoro mensili, e di non aver informato le autorità competenti del fatto che il “Club Puls” operava senza i requisiti legali.

Infine, è stata presentata un’accusa contro il gestore di un’agenzia di sicurezza di Skopje e altri quattro membri della sicurezza, uno dei quali privo di licenza.

Anche quattro direttori della Direzione per la Protezione e il Soccorso e un funzionario sono accusati di non aver adottato le misure necessarie per proteggere vite e proprietà dagli incendi.

L’indagine ha rivelato anche il caso di un funzionario che preparava costantemente le licenze per il “Puls” e che avrebbe ricevuto denaro in cambio.