Il partito di governo SDSM (Unione Socialdemocratica di Macedonia) ha dichiarato che il comportamento odierno del Partito Popolare Europeo (PPE), partito gemello di VMRO-DPMNE, rappresenta una diretta e storica sconfitta diplomatica per Hristijan Mickoski e il suo partito.
Secondo SDSM, la proposta di emendamento per introdurre la formulazione “lingua macedone moderna” non solo proviene dalle fila del PPE, ma è stata presentata proprio dal suo coordinatore, Michael Gahler – membro della CDU tedesca, partito che VMRO-DPMNE da anni definisce suo partner strategico e ideologico.
SDSM sottolinea che questo emendamento rappresenta un duro colpo per le posizioni della Repubblica di Macedonia del Nord, ma anche una notevole umiliazione per VMRO-DPMNE, che si presenta come “difensore” della lingua macedone.
Il partito aggiunge che, invece di sostegno, VMRO-DPMNE avrebbe ricevuto uno schiaffo diplomatico dai suoi amici europei, mettendo in discussione l’influenza del partito all’interno del suo gruppo di riferimento. SDSM esprime preoccupazione per il fatto che il PPE abbia annunciato di voler presentare lo stesso emendamento in sessione plenaria, indicando che non si tratta di un incidente isolato, ma di una posizione coordinata a cui VMRO-DPMNE partecipa o di fronte alla quale rimane silente.
Al contempo, SDSM evidenzia come la relazione del Parlamento Europeo contenga messaggi chiave che rivelano la reale situazione di inerzia del nuovo governo in relazione all’integrazione europea, con un chiaro appello per progressi urgenti sulle modifiche costituzionali e le riforme legate all’UE, e preoccupazione per il declino nella lotta contro la corruzione e l’indipendenza giudiziaria.
SDSM ribadisce il proprio appello al governo affinché cessi le manipolazioni politiche interne e la politica estera guidata da calcoli partitici quotidiani, sottolineando che la diplomazia non è un teatro ad uso interno e che l’intero paese paga il prezzo di tali avventure.
Secondo SDSM, questa non è solo una sconfitta per Mickoski e VMRO-DPMNE, ma un nuovo campanello d’allarme che indica che il percorso europeo è seriamente minacciato da questo governo.