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Schema criminale Arsovska-DUI-Levica: Fondi pubblici di Skopje dirottati verso familiari

Un presunto schema criminale che coinvolge l’amministrazione della sindaca di Skopje, Danela Arsovska, il partito DUI e Levica è stato denunciato, con l’accusa di dirottare fondi pubblici verso familiari. L’accusa è stata lanciata durante una conferenza stampa dal gruppo “Vredi”, che ha presentato documenti a sostegno delle proprie affermazioni.

Secondo “Vredi”, JP Komunalna higiena, l’azienda municipalizzata per l’igiene urbana, avrebbe stipulato un contratto con Valon Bedzeti, figlio diciottenne di Blerim Bedzeti, per servizi di consulenza in materia di protezione ambientale. Il contratto, numero 57254, datato 25 febbraio 2025, prevede un compenso di quasi 12.000 euro per Valon Bedzeti. “Vredi” sottolinea che il contratto non specifica chiaramente i risultati attesi.

Inoltre, l’azienda municipalizzata avrebbe emesso fatture per un importo totale di 1.550.000 denari (circa 25.000 euro) a favore di Besar Sakipi, un parente stretto del direttore di JP Komunalna Higiena, Sabahedin Rustemi, e della società “Veda DOOEL” di proprietà del figlio di Blerim Bedzeti, sempre per servizi di consulenza in materia di protezione ambientale. “Vredi” evidenzia come le descrizioni dei servizi siano simili e che non vi siano prove dell’effettiva esecuzione dei lavori.

Il gruppo politico “Vredi” ha dichiarato che questo direttore è stato nominato dall’amico di Blerim Bedzeti, il sindaco Danela Arsovska, che la coalizione di DUI, Levica e Dimitar Apasiev trae vantaggio personale, mentre i cittadini di Skopje perdono.

“Vredi” ha chiesto l’intervento immediato della Procura della Repubblica per avviare un’indagine per abuso di ufficio e riciclaggio di denaro. Hanno inoltre sollecitato la Commissione statale anticorruzione ad aprire un caso per conflitto di interessi e nepotismo, e il Ministero dell’Interno ad avviare un’indagine finanziaria su tutti i pagamenti a “Veda DOOEL” e alle persone collegate a Blerim Bedzeti, Danela Arsovska e Dimitar Apasiev.

Infine, “Vredi” ha chiesto alla città di Skopje di rescindere il contratto, chiedere la restituzione dei fondi, licenziare il direttore nominato da Blerim Bedzeti e convocare una sessione del Consiglio comunale per informare i cittadini su questo scandalo di nepotismo e corruzione. Il gruppo politico ha avvertito che continuerà a pubblicare documenti su presunte costruzioni illegali, fatture fittizie e assunzioni di partito che alimentano questa struttura.