Il presidente di VMRO-DPMNE e Primo Ministro della Repubblica di Macedonia, Hristijan Mickoski, ha accusato l’SDSM di essere stato colto con le mani nel sacco nello scandalo delle intercettazioni illegali e di essere ora in preda al panico, rilasciando dichiarazioni contraddittorie. Durante un’intervista a Deutsche Welle, Mickoski ha affermato che le scuse addotte dall’ex direttore dell’ANB e dall’SDSM dimostrano la loro paura e li stanno ulteriormente intrappolando nelle loro stesse menzogne.
Mickoski ha sottolineato che chiunque sia coinvolto in questo scandalo dovrà rendere conto delle proprie azioni. Ha respinto la tesi secondo cui le intercettazioni nei suoi confronti sarebbero avvenute “accidentalmente” mentre stavano seguendo qualcun altro, definendola una menzogna tragica e ridicola.
“Come mai ora si inventano scuse diverse, dopo essere stati colti con le mani nel sacco? L’SDSM dice una cosa, Dimovski un’altra, e si impigliano e affogano nelle loro stesse tesi, quindi è chiaro come il sole che sono spaventati”, ha dichiarato Mickoski. “Voglio dirlo ancora una volta, tutti coloro che hanno partecipato a questo saranno ritenuti responsabili.”
Mickoski ha espresso soddisfazione per l’evoluzione della vicenda e ha suggerito che l’SDSM rischia di diventare un partito marginale, lasciando spazio ad altri. “Tutto si sta rivelando esattamente come ci aspettavamo. E sono soddisfatto di ciò che è successo finora”, ha affermato.