Il caso delle 150 costruzioni illegali nel comune di Chair a Skopje si infittisce, con nuove accuse che coinvolgono il catasto e l’amministrazione locale. Ljubica Jancheva, coordinatrice del gruppo consiliare SDSM nel Consiglio della Città di Skopje, ha denunciato in una conferenza stampa l’espansione della rete di responsabili di questo presunto mega-scandalo.
Secondo Jancheva, il Catasto immobiliare avrebbe emesso una decisione per cancellare “legalizzazioni” illegali precedentemente registrate per oltre 150 edifici abusivi a Chair. Queste registrazioni, sempre secondo le accuse, sarebbero state effettuate sulla base di documenti falsificati.
Un aspetto particolarmente grave riguarda la costruzione di un edificio in un’area destinata alla realizzazione di una strada. Jancheva ha affermato che il Comune di Chair avrebbe rilasciato un documento attestante tale destinazione d’uso, ma nonostante ciò, l’edificio è stato costruito. Successivamente, questo documento sarebbe “scomparso” dagli archivi comunali.
Jancheva ha sollevato interrogativi diretti sul ruolo del Direttore del Catasto, Ivan Zhivkovski, chiedendo se anche lui fosse coinvolto in questa presunta “mafia urbana”. Ha inoltre chiesto quali vantaggi Mickoski e VMRO-DPMNE otterrebbero da queste costruzioni illegali e perché stiano proteggendo figure vicine al loro partner di coalizione VLEN.
Il gruppo consiliare SDSM ha presentato una richiesta per convocare una sessione del Consiglio della Città di Skopje per discutere la questione. Jancheva ha sottolineato l’obbligo del Consiglio di affrontare un tema così importante e di verificare se vi siano crimini simili in altri comuni governati da VMRO-DPMNE, VLEN e ZNAM. Ha inoltre invitato tutti i consiglieri a sostenere la richiesta, dimostrando responsabilità e superando i giochi politici.