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Scandalo di corruzione nel comune di Kumanovo che coinvolge Maksim Dimitrievski

Un importante scandalo di corruzione ha scosso il comune di Kumanovo, con accuse che coinvolgono direttamente il sindaco Maksim Dimitrievski e il suo testimone di nozze e partner commerciale, Dragan Mitevski. Le accuse sono state sollevate da Aleksandar Jovanovski, consigliere del Consiglio del comune di Kumanovo, durante una conferenza stampa.

Al centro dello scandalo c’è una procura con cui Dragan Mitevski autorizza la catena di supermercati “Lidl” ad agire per la modifica del Piano Urbanistico Dettagliato (DUP). Secondo Jovanovski, Mitevski avrebbe acquistato terreni da Dimitrievski e dalla sua famiglia per 250.000 euro, per poi rivenderli a Lidl per 600.000 euro, realizzando un profitto di 350.000 euro senza alcun investimento.

Il consigliere Jovanovski ha evidenziato un potenziale conflitto di interessi, sottolineando che, successivamente, Mitevski ha autorizzato Lidl a intraprendere la procedura per la modifica del DUP con il sindaco Dimitrievski. Durante la prima votazione in Consiglio comunale sulla modifica del DUP, poi annullata, anche il fratello di Dragan Mitevski, Darko Mitevski, coordinatore del gruppo consiliare ZNAM, avrebbe votato a favore.

Secondo Jovanovski, dopo aver compreso che la modifica del DUP non sarebbe passata, Dimitrievski avrebbe stretto un accordo con i consiglieri DUI, che avrebbero poi votato a favore. Jovanovski ha affermato di essere in possesso di informazioni riguardanti un ulteriore accordo tra Mitevski e Lidl, in cui Mitevski si impegnerebbe a procurare una modifica del DUP entro due anni. In base a tale accordo, Mitevski avrebbe potuto utilizzare solo 180.000 euro dei 600.000 euro incassati, mentre i restanti 420.000 euro sarebbero rimasti bloccati su un conto fino alla realizzazione della modifica del DUP.

L’SDSM chiede se sia vero che esiste un altro accordo tra il compare di Maksim concluso con Lidl, in cui si impegna a procurare una modifica al DUP entro due anni e se sia vero che secondo tale accordo, anche se ha riscosso tutti i 600.000 euro, ne è autorizzato a utilizzarne solo 180.000 euro, e i restanti 420.000 devono essere su un conto e che potrà utilizzarli solo dopo che si sarà realizzato quanto concordato, cioè la modifica del DUP.

Jovanovski ha sollecitato un intervento immediato e urgente da parte degli organi inquirenti, della Procura della Repubblica e della Commissione Anticorruzione, chiedendo l’apertura di un’indagine su questo caso di corruzione. Ha definito il caso come “più che ovvio”.

Jovanovski ha concluso affermando che Dimitrievski, che si era presentato come un “combattente per la giustizia” e un “rivale accanito” del DUI, avrebbe tradito le sue promesse elettorali, dimostrando di essere interessato solo al denaro e agli affari, e di essere disposto a scendere a patti con chiunque, incluso il DUI.