I sindacati macedoni hanno manifestato con forza chiedendo aumenti salariali sostanziali e il rispetto degli accordi collettivi, denunciando le condizioni salariali misere nel paese. La Federazione dei Sindacati di Macedonia (SSM) ha guidato la protesta del Primo Maggio, rivendicando salari dignitosi e il rispetto degli accordi contrattuali esistenti.
Il Presidente dell’SSM, Slobodan Trendafilov, ha espresso la frustrazione dei lavoratori, affermando che ci sono molte ragioni per protestare e poche per festeggiare. La richiesta principale è un salario minimo di 500 euro, un aumento di 100 euro per tutti gli altri salari e il rispetto degli accordi collettivi che prevedono aumenti retributivi.
Trendafilov ha sottolineato che i lavoratori meritano un salario dignitoso per ogni lavoro svolto. La manifestazione si è svolta davanti al Parlamento, alla Camera di Commercio e al Governo, a testimonianza della determinazione dei sindacati nel far sentire la propria voce.
In precedenza, la Confederazione dei Sindacati Liberi (KSS) aveva annunciato la sua assenza alla protesta. Il presidente, Blagoja Ralpovski, ha motivato la decisione sostenendo che esiste un buon dialogo sociale nel paese e che i problemi vengono risolti attraverso la negoziazione.