Il partito Rinnovamento Democratico della Macedonia (DOM) ha espresso seria preoccupazione per l’annuncio del Primo Ministro Hristijan Mickoski riguardante la possibile introduzione di una tassa per i single. DOM considera questa proposta una violazione dei principi costituzionali, delle libertà individuali e dell’uguaglianza.

Secondo DOM, l’introduzione di una tassa basata sullo stato civile rappresenta una discriminazione diretta e una violazione dell’articolo 9 della Costituzione macedone, che garantisce l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, indipendentemente dal loro stato personale. Il partito sottolinea che tale misura contravviene anche alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, in particolare all’articolo 8, che tutela il diritto al rispetto della vita privata e familiare, e all’articolo 14, che vieta la discriminazione nel godimento dei diritti e delle libertà sanciti dalla Convenzione.

Inoltre, DOM critica la proposta dal punto di vista della politica fiscale, sostenendo che essa si pone in contrasto con i principi fondamentali di equità, neutralità e parità di trattamento dei contribuenti. Il partito afferma che il sistema fiscale non deve essere utilizzato come strumento di sanzione morale o sociale, ma come meccanismo per la distribuzione equa degli oneri e per la creazione di pari opportunità.

DOM ha richiesto l’immediato ritiro di questa idea e l’avvio di un serio dibattito pubblico su un approccio equo e non discriminatorio alle politiche demografiche. Il partito ribadisce la propria convinzione che la società si costruisca con il sostegno, l’uguaglianza e il rispetto della dignità umana, non con le sanzioni.