Valentin Manasievski, membro del Comitato Centrale di VMRO-DPMNE, ha richiesto il licenziamento del giudice che ha autorizzato la restituzione del passaporto ad Asmir Jahoski. La reazione è giunta in risposta alle dichiarazioni delle autorità giudiziarie secondo cui una garanzia di circa 2 milioni di euro sarebbe sufficiente per consentire a Jahoski di lasciare il paese.
Manasievski ha sottolineato la necessità di un’azione immediata da parte delle istituzioni nel caso Jahoski. Ha chiesto una verifica sulle modalità con cui è stato ottenuto il passaporto temporaneo e, successivamente, l’immediata rimozione del giudice responsabile.
Il commento di Manasievski è arrivato dopo che VMRO-DPMNE ha accusato Jahoski di aver danneggiato il bilancio statale per un importo di 167 milioni di euro. L’accusa è legata a un’indagine che coinvolge 13 persone e una società, accusate di abuso e riciclaggio di denaro nell’ambito dell’approvvigionamento di olio combustibile di dubbia qualità per le centrali elettriche statali.
VMRO-DPMNE ha reso noto che Jahoski, nonostante le accuse di riciclaggio di denaro e altri proventi derivanti dall’acquisto di olio combustibile di dubbia qualità e origine, si trova in Turchia. Il partito ha sollevato dubbi sulla decisione dei giudici di revocare la detenzione e restituire il passaporto a Jahoski, chiedendo come quest’ultimo possa trovarsi in Turchia a spendere i milioni che avrebbe sottratto.