Il partito VMRO-DPMNE ha richiesto un’indagine approfondita e trasparente da parte della Procura della Repubblica in merito alle presunte intercettazioni illegali di funzionari del partito, del presidente Mickoski, di giornalisti e imprenditori. Secondo VMRO-DPMNE, è essenziale che la Procura inizi immediatamente a lavorare per chiarire questo caso.

Il partito ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che per cinque anni i cittadini hanno vissuto in uno stato di prigionia, con violazioni dei diritti umani fondamentali. Durante questo periodo, sempre secondo VMRO-DPMNE, il presidente Mickoski e decine di altri sono stati sottoposti a sorveglianza e intercettazioni illegali da parte dei servizi di sicurezza controllati dall’SDS.

VMRO-DPMNE accusa inoltre SDS e DUI di aver violato gravemente le leggi e abusato delle istituzioni per cinque anni. L’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (ANB) e l’Agenzia per l’Intelligence (AR) sarebbero state al servizio di una “mafia politica”, mentre la Procura della Repubblica e Ljupco Kocevski avrebbero agito nell’interesse di SDS e DUI, nascondendo crimini.

Il partito chiede che la Procura smetta di proteggere le “strutture antidemocratiche” di SDS e DUI, e che inizi a lavorare nell’interesse dello stato di diritto e della giustizia, ripristinando la fiducia nelle istituzioni. VMRO-DPMNE avverte che, in caso contrario, la già scarsa fiducia dei cittadini nella magistratura scenderà a zero.

VMRO-DPMNE insiste sulla necessità di individuare i responsabili degli ordini dati ad ANB e AR, e di svelare l’intera rete di sorveglianza illegale. Il partito ritiene che Kocevski debba iniziare a lavorare concretamente sulla questione, in quanto lo considera direttamente responsabile della minima fiducia riposta negli organi giudiziari. Secondo VMRO-DPMNE, è imperativo che ci sia una resa dei conti.