Venko Filipche, presidente dell’Unione Socialdemocratica di Macedonia, ha chiesto al Primo Ministro Mickoski di rispondere al motivo per cui non permette la desecretazione di tutti i materiali relativi al caso che coinvolge l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (ANB).

Filipche ha sottolineato che chiarire questo caso è importante non solo per informare il pubblico, ma anche per evitare di gettare un’ombra sui professionisti impiegati nell’ANB.

Secondo Filipche, il rifiuto di desecretare i documenti, con il pretesto di un’indagine preliminare in corso presso la Procura della Repubblica, manipola l’opinione pubblica, sottovaluta il ruolo del Parlamento e mina la Costituzione.

Il leader socialdemocratico ha ricordato che l’intera vicenda è nata dalle dichiarazioni dello stesso Primo Ministro, il quale aveva precedentemente affermato pubblicamente di avere indicazioni di essere stato sorvegliato.

Filipche ha posto diverse domande al Primo Ministro, chiedendo se ci fosse stato un abuso, se Mickoski fosse stato sorvegliato in quanto leader del partito di opposizione di allora e se altre persone o gruppi con cui comunicava fossero stati monitorati.

Filipche ha affermato che i parlamentari, in quanto persone con adeguati certificati di sicurezza, hanno il diritto di accedere a tali informazioni e che questa è una loro competenza costituzionale.

Ha inoltre sostenuto che, alla luce dei passati abusi dei servizi per intercettazioni e attività simili, è di eccezionale interesse pubblico che questa vicenda sia chiarita completamente e a fondo.

Filipche ha concluso citando l’articolo 21 della Legge sulla Sorveglianza delle Comunicazioni, il quale stabilisce che qualsiasi materiale che costituisca abuso o contenga elementi di reato non può rimanere classificato.