Il partito SDSM esige che l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (ANB) renda pubblici tutti i documenti relativi al caso che il governo ha cercato di presentare come una presunta vicenda di intercettazioni. Secondo il SDSM, la declassificazione immediata è cruciale per far luce sulla verità e dissipare i dubbi sollevati dalle contraddittorie dichiarazioni dei funzionari governativi.

Il SDSM contesta fermamente l’affermazione che la declassificazione dei documenti debba avvenire attraverso un procedimento giudiziario, definendola un pretesto per nascondere le reali intenzioni del governo. Il partito insiste sul fatto che, in base alla legge, l’ANB, essendo l’ente che ha classificato i documenti, ha la responsabilità di declassificarli immediatamente.

“Non si possono lanciare accuse pubblicamente senza prove concrete e fatti. Un comportamento del genere mina la fiducia nelle dichiarazioni del governo e solleva seri dubbi su una possibile manipolazione intenzionale, un gioco pericoloso da parte di VMRO-DPMNE,” afferma il SDSM. Il partito evidenzia l’incoerenza tra le affermazioni del Primo Ministro Mickoski, che sostiene di essere stato intercettato, e le dichiarazioni del direttore dell’ANB Hristovski, secondo cui si tratterebbe di raccolta di informazioni su individui mirati. “Qualcuno qui sta mentendo consapevolmente,” conclude il SDSM.

Secondo il SDSM, solo la declassificazione dei documenti permetterà all’opinione pubblica di conoscere la verità e di stabilire se e chi ha commesso abusi. Il partito afferma che, se la declassificazione non avverrà, il governo confermerà che l’intera vicenda è stata creata per motivi politici e per abusare dell’agenzia a vantaggio del partito VMRO-DPMNE.