Il SDSM accusa Hristijan Mickoski, leader di VMRO-DPMNE, di aver potenzialmente venduto segreti di stato in cambio di denaro, sollevando gravi preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Metodija Ilievski, vicepresidente del SDSM, ha espresso forte preoccupazione per il rifiuto di Mickoski e del direttore dell’ANB (Agenzia per la Sicurezza Nazionale), Bojan Hristovski, di declassificare la documentazione relativa al presunto caso di sorveglianza su Mickoski stesso.
Ilievski ha dichiarato che, per la seconda settimana consecutiva, Mickoski e Hristovski si rifiutano di rivelare informazioni cruciali per la fiducia dei cittadini nelle istituzioni statali. Il SDSM sostiene che, invece di garantire trasparenza, il governo starebbe sabotando il lavoro della commissione di controllo.
Secondo Ilievski, la sessione di ieri della commissione di controllo, destinata a monitorare il lavoro di ANB e AR (Agenzia d’Intelligence), è stata misteriosamente annullata, nonostante l’urgenza sottolineata dai parlamentari di VMRO-DPMNE.
“Sorgono gravi interrogativi: Mickoski teme il contenuto di questi documenti? Rivelano connessioni con servizi stranieri di stati ostili? Una parte delle risorse finanziarie provenienti dall’estero è finita a lui personalmente o nel Palazzo Bianco?” ha domandato Ilievski.
Il vicepresidente del SDSM ha aggiunto che l’obiettivo primario dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale e dell’Agenzia d’Intelligence è proteggere lo stato da minacce straniere e interne, e le accuse sollevate suggeriscono un possibile abuso dell’apparato statale.
“Mickoski ha venduto gli interessi del suo stesso stato a stati ostili stranieri per una manciata di soldi? Questa non è solo una questione di dibattito politico, ma una questione di sicurezza nazionale,” ha sottolineato Ilievski.
Il SDSM ha rinnovato pubblicamente il suo appello al governo affinché declassifichi la documentazione e consenta la piena trasparenza, al fine di prevenire qualsiasi operazione sospetta che possa minacciare lo stato.