La richiesta di completa declassificazione dei documenti ha generato panico e nervosismo all’interno del governo, secondo quanto affermato dalla deputata di SDSM, Slavjanka Petrovska. Invece di rispondere in modo trasparente, l’esecutivo starebbe cercando di dipingersi come vittima.
Petrovska ha sottolineato che la priorità è la piena declassificazione dei documenti per garantire la trasparenza e fornire risposte ai cittadini in merito alle numerose domande poste. L’annuncio della completa declassificazione avrebbe causato nervosismo tra coloro che desiderano presentarsi come vittime, poiché potrebbero essere pubblicate informazioni a loro sfavorevoli.
La deputata ha ricordato che il presidente della commissione, Skender Redzepi, ha presentato la richiesta per un certificato di sicurezza alla fine del 2024, ma il termine di sei mesi è stato ampiamente superato. Questo solleva seri interrogativi sulla legalità della supervisione.
Petrovska ha inoltre evidenziato che le sessioni in cui Redzepi avrebbe dovuto presiedere sono state programmate e cancellate diverse volte, e che successivamente Redzepi ha autonomamente convocato una sessione, creando una impressione negativa sul lavoro dell’Assemblea (Parlamento).
La supervisione deve essere pubblica, davanti ai media e ai cittadini, con una chiara responsabilità da parte di tutti. L’ANB (Agenzia per la Sicurezza Nazionale) non è proprietà di alcun partito, ma un pilastro dello Stato. Le riforme devono continuare, ma con il coinvolgimento di esperti, della comunità accademica e delle organizzazioni non governative.
Infine, Petrovska ha precisato che l’Assemblea (Parlamento) non ha una funzione investigativa e i deputati devono prestare attenzione a non ostacolare le indagini preliminari.