La costruzione di tre fabbriche chimiche su un’area di 157.000 m2 nel comune di Gjorche Petrov, a Skopje, continua a suscitare forti opposizioni tra i residenti. Il sindaco della città di Skopje, Danela Arsovska, ha dichiarato che l’amministrazione si è opposta alla realizzazione di questi impianti industriali fin dal febbraio 2024.
Secondo Arsovska, l’opposizione del comune è motivata dalla volontà di proteggere la salute dei cittadini e l’ambiente. L’area prevista per la costruzione delle fabbriche si trova infatti nella zona protetta Nerezi – Lepenec, dove sono situati i pozzi che forniscono acqua potabile a tutta la città di Skopje.
La decisione del comune di Skopje di negare il consenso alla costruzione delle fabbriche chimiche era stata impugnata dal comune di Gjorche Petrov presso la Corte Costituzionale. Tuttavia, il 28 maggio 2025, la Corte Costituzionale ha deciso di non prendere in considerazione l’iniziativa presentata dal comune di Skopje per la valutazione della costituzionalità del progetto.
Arsovska ha espresso disappunto per la decisione della Corte Costituzionale, sottolineando che la costruzione delle fabbriche chimiche, oltre a rappresentare un rischio per l’ambiente e la salute pubblica, comporterebbe anche un sovraffollamento dell’area. Il progetto prevede infatti anche la costruzione di oltre 30 grattacieli, che secondo il sindaco supererebbero di gran lunga il numero di residenti consentito dal Piano Urbanistico Generale (GUP) per quella zona della città.