La Unione Democratica per l’Integrazione (DUI) ha espresso forte opposizione al disegno di legge proposto sull’equa rappresentanza, sostenendo che esso mira a sostituire il Balancer – uno strumento legale vincolante per riflettere la realtà demografica nelle istituzioni pubbliche – con una struttura vaga, inefficace e politicamente sterile come un “organismo di coordinamento”.
Secondo la DUI, questa iniziativa rappresenta un tentativo di trasformare l’obbligo costituzionale in una farsa amministrativa e di smantellare uno dei pilastri fondamentali dell’Accordo Quadro di Ohrid: la rappresentanza equa e paritaria delle comunità etniche. La DUI afferma che questa legge è dannosa per gli albanesi e si impegna a non fermarsi finché il Balancer non sarà ripristinato come l’unico meccanismo legalmente vincolante per garantire l’uguaglianza nell’amministrazione.
La DUI critica la sostituzione del Balancer, definito un calcolatore preciso e trasparente, con “relazioni annuali” e “organismi di coordinamento” privi di giurisdizione per obbligare le istituzioni a rispettare il principio di rappresentanza. Secondo il partito, tale sostituzione costituisce un atto politico che crea ingiustizia e dominio etnico istituzionale.