La Macedonia del Nord deve implementare pienamente la nuova Legge sui Bilanci e adottare una politica fiscale prudente per ridurre il deficit e rafforzare la riscossione delle entrate. Queste sono le principali raccomandazioni emerse dall’undicesimo Dialogo Economico e Finanziario tra l’UE e i paesi candidati, a cui ha partecipato il Ministro delle Finanze Gordana Dimitrieska-Kochoska.
Le conclusioni congiunte adottate, che riguardano il rafforzamento della gestione finanziaria, l’attuazione degli investimenti di capitale, il miglioramento dell’operatività dell’amministrazione fiscale e il monitoraggio dei rischi fiscali, sono in linea con le riforme previste sia nell’agenda di riforma che nel Programma di Riforma della Gestione delle Finanze Pubbliche, ha dichiarato il Ministro delle Finanze.
In un contesto di instabilità economica globale, la politica fiscale mira a rispondere alle incertezze presenti nell’economia globale e interna. Tuttavia, a causa della limitata flessibilità finanziaria derivante dalle crisi successive, la politica fiscale deve affrontare la sfida di raggiungere il consolidamento fiscale e, al contempo, finanziare iniziative che supportino la crescita.
Il Ministro delle Finanze ha sottolineato la necessità di consentire alle imprese macedoni di svilupparsi in un contesto di turbolenze geopolitiche e guerre commerciali, creando un ambiente imprenditoriale dinamico che ne liberi il potenziale di crescita. Un ambiente favorevole al settore privato richiede una politica fiscale di qualità, infrastrutture adeguate, una forza lavoro qualificata e disponibile, energia accessibile, una riduzione degli oneri amministrativi e un quadro giuridico che consenta la creazione di catene di approvvigionamento regionali.
Il governo si impegna a realizzare riforme trasformative incentrate sulla trasformazione digitale, la transizione energetica sostenibile, il rafforzamento del capitale umano, il consolidamento dello stato di diritto e una migliore gestione delle finanze pubbliche.
I partecipanti al dialogo hanno concordato che questo continuerà a svolgere un ruolo significativo nel raggiungimento degli obiettivi più ampi di buona governance e prosperità economica, sottolineando l’importanza di definire indirizzi politici comuni per sostenere la crescita economica sostenibile a medio termine e l’allineamento graduale ai criteri economici per l’adesione all’UE. L’attuazione delle conclusioni congiunte, dei programmi di riforma economica e delle agende di riforma è fondamentale per compiere progressi.
Il dialogo di quest’anno si è concentrato sulla competitività dell’Europa nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici e sulla necessità di semplificare il quadro giuridico per ridurre gli oneri amministrativi per le imprese. Per favorire la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, le imprese devono essere messe in condizione di rafforzare la propria competitività attraverso investimenti e innovazioni.
All’evento hanno partecipato i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali dei paesi dei Balcani occidentali, Turchia, Georgia, Moldova e Ucraina, insieme ai ministri delle presidenze attuali e successive del Consiglio dell’UE, ai rappresentanti degli Stati membri dell’UE, della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea e della Banca Europea per gli Investimenti.