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Raccolta di tasse per lo sfruttamento delle risorse minerarie nel primo trimestre del 2025 raddoppia

Il Ministero dell’Energia, delle Miniere e delle Risorse Minerarie ha annunciato che la riscossione delle tasse per lo sfruttamento delle risorse minerarie nel primo trimestre del 2025 ha raggiunto i 247.491.155 denari. Questo dato rappresenta un aumento di oltre il doppio rispetto allo stesso periodo del 2024, quando furono raccolti 110.576.324 denari, secondo quanto riportato dal Ministero.

Questo significativo aumento è il risultato delle attività dedicate e intensificate del Ministero per migliorare la riscossione e rafforzare il controllo sugli obblighi dei concessionari.

Il Ministero ha intrapreso una serie di azioni per rafforzare la riscossione delle tasse, tra cui:

  • Invio di avvisi scritti ai concessionari con l’avvertimento di una possibile cessazione della concessione in caso di mancato rispetto degli obblighi nei tempi previsti.
  • Intensificazione delle ispezioni regolari e straordinarie in loco.
  • Cessazione unilaterale di una dozzina di accordi con concessionari che non hanno rispettato i loro obblighi legali, con un’altra dozzina di procedure in corso.
  • Adozione di una nuova tariffa per la determinazione dell’importo delle tasse, in vigore dal 1° gennaio 2025.

Con la nuova tariffa, l’importo delle tasse per il rilascio di permessi e concessioni per lo sfruttamento delle risorse minerarie è stato aumentato fino al 100%, al fine di garantire un valore equo per l’uso delle risorse naturali. I cambiamenti chiave includono:

  • Un aumento della tassa per l’utilizzo dello spazio per lo sfruttamento di circa il 30%.
  • Tassa per lo sfruttamento del marmo: 5% del reddito dalla materia prima venduta, invece di un precedente prezzo fittizio.
  • Aumento della tassa per le materie prime minerali metalliche dal 2% al 4%.
  • Un aumento medio di oltre il 100% per le materie prime minerali non metalliche.

Questi cambiamenti non si applicano ai minerali energetici, come il carbone, al fine di evitare ulteriori pressioni sui prezzi dell’elettricità.

L’aumento della riscossione influisce direttamente sull’aumento dei bilanci dei comuni in cui operano i concessionari, nonché sul bilancio della Repubblica. Questi fondi sono utilizzati per la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture comunali nell’area delle unità di autogoverno locale, per progetti di sviluppo sostenibile e transizione energetica e per l’attuazione di progetti di protezione ambientale.