La Banca Nazionale ha pubblicato per la prima volta il Rapporto sull’attuazione della politica macroprudenziale, offrendo una panoramica trasparente sulle misure adottate, i metodi di determinazione e i loro effetti. L’obiettivo principale di queste misure è mantenere la stabilità finanziaria del paese.
Le misure macroprudenziali mirano a rafforzare la resilienza del sistema bancario e a limitare le debolezze sistemiche strutturali. Questo contribuisce a raggiungere l’obiettivo finale di preservare la stabilità finanziaria.
Un gruppo di misure si concentra sui mutuatari, implementate a partire dalla metà del 2023, con l’intento di ridurre l’assunzione di rischi eccessivi da parte delle banche e l’eccessivo indebitamento dei privati in condizioni di credito agevolate. Queste misure stabiliscono regole chiare su quanto una persona può prendere in prestito senza compromettere la propria stabilità finanziaria, collegando l’importo del prestito al reddito individuale o al valore dell’immobile offerto come garanzia. L’introduzione di queste misure ha avuto principalmente una funzione preventiva, in linea con le politiche e le pratiche creditizie delle banche, ma ha trasmesso il messaggio della Banca Nazionale che i criteri applicati dovrebbero essere mantenuti, almeno, per i nuovi prestiti ai privati.
Un altro gruppo di misure mira a rafforzare la solidità patrimoniale delle banche e la loro capacità di gestire i potenziali effetti negativi derivanti dai rischi. Questo si realizza attraverso l’introduzione di requisiti patrimoniali aggiuntivi, noti come buffer di capitale. Nel periodo successivo all’introduzione dei buffer di capitale – il buffer di capitale per le banche di importanza sistemica e il buffer di conservazione del capitale nel 2017, e il buffer di capitale anticiclico nel 2023 – il livello di capitale delle banche è aumentato significativamente, con il tasso di adeguatezza patrimoniale superiore di quasi 4 punti percentuali, raggiungendo uno dei livelli più alti degli ultimi due decenni.
La politica macroprudenziale, come strumento chiave per preservare la stabilità finanziaria, è stata istituzionalizzata con le modifiche alla Legge sulle Banche nel 2016. La giurisdizione della Banca Nazionale come organo macroprudenziale è stata ulteriormente rafforzata con la Legge sulla Stabilità Finanziaria del 2022 e con le modifiche alla Legge sulla Banca Nazionale nel 2024, che hanno consentito l’ampliamento dello spettro di applicazione degli strumenti macroprudenziali per il mantenimento della stabilità finanziaria.
Attraverso analisi regolari e la possibilità di adeguare gli strumenti, la Banca Nazionale continuerà ad attuare una politica macroprudenziale che consenta di mantenere la stabilità e la sicurezza del sistema bancario, prerequisito fondamentale per la stabilità finanziaria e la crescita economica a lungo termine.