Tatjana Dimitrovska, Presidente della Commissione Statale per la Prevenzione della Corruzione (SCPC), ha dichiarato che uno dei sospettati nel caso “Aditiv”, in cui è indagata per divulgazione di segreti ufficiali, è un amico di famiglia. Ha inoltre specificato che le conversazioni intercorse con questa persona non erano in alcun modo collegate al caso in questione.

Dimitrovska ha sottolineato l’importanza di preservare la credibilità e l’integrità dell’istituzione che presiede. “In qualità di Presidente della Commissione Statale per la Prevenzione della Corruzione, desidero sottolineare che la credibilità e l’integrità dell’istituzione non devono essere messe in discussione in alcun modo,” ha affermato.

La Presidente ha assicurato che i restanti sei membri della SCPC non sono coinvolti nel reato per il quale è sospettata. Ha inoltre informato l’opinione pubblica che la sua comunicazione con l’amico di famiglia è avvenuta prima dell’avvio del procedimento penale a suo carico da parte della Procura competente.

Secondo quanto riferito, la comunicazione tra Dimitrovska e il sospettato è cessata prima che fosse emessa una misura di detenzione nei suoi confronti. Il contenuto delle conversazioni, ha precisato Dimitrovska, si riferiva a scambi ordinari di amicizia e a informazioni pubbliche già disponibili.

Dimitrovska ha espresso rammarico per la comunicazione avuta con il sospettato, ribadendo che non vi era alcuna intenzione di influenzare la procedura o l’indagine. Ha affermato di cooperare pienamente con le autorità giudiziarie competenti e di auspicare una rapida e trasparente risoluzione della vicenda.

La Presidente ha garantito il pieno rispetto delle misure precauzionali imposte e si è impegnata a non rilasciare ulteriori dichiarazioni pubbliche fino a quando la Procura non si sarà pronunciata in via definitiva, salvo circostanze eccezionali che lo richiedano nell’interesse dell’integrità e della trasparenza istituzionale. Fino ad allora, si aspetta che siano rispettate l’integrità della SCPC, la sua personale e quella della sua famiglia.

Dimitrovska ha inoltre reso noto che la SCPC sta conducendo una verifica dello stato patrimoniale della persona menzionata. Ha precisato che il caso non le è stato assegnato e che, secondo le regole stabilite, non ha alcuna possibilità di influenzare il corso della procedura o l’esito. Ha ricordato che le decisioni della SCPC sono prese collettivamente, a maggioranza dei membri.