La Democratic Union for Integration (DUI) esprime profonda preoccupazione riguardo all’approvazione dell’ingresso di capitali serbi nel settore bancario della Macedonia del Nord, in particolare per quanto concerne l’autorizzazione concessa a “ALTA Banka” per l’acquisizione di quote in Stopanska Banka Bitola.

Secondo quanto dichiarato dal partito, la Commissione per i Valori Mobiliari della Repubblica della Macedonia del Nord, durante la sua 65esima sessione presieduta da Bujare Abazi, membro di VREDI, ha autorizzato “ALTA Banka” AD Belgrado a presentare un’offerta ufficiale per l’acquisizione di “Stopanska Banka” AD Bitola.

La DUI solleva interrogativi e richiede piena trasparenza riguardo a un presunto incontro avvenuto nel febbraio 2025 presso l’ufficio del sindaco di Kumanovo, Maksim Dimitrievski, tra Izet Mexhiti, Aleksandar Vulin e il vice primo ministro Stoilkovic, in cui sarebbe stato discusso e coordinato questo importante investimento serbo. Il partito chiede di chiarire lo scopo di tale incontro e la sua possibile connessione con le decisioni di autorizzazione concesse a “ALTA Banka” da istituzioni guidate da VREDI.

La DUI sottolinea come, mentre sussistono ostacoli significativi per l’apertura di banche con capitale albanese, le banche con capitale serbo non incontrerebbero difficoltà nell’entrare nel mercato macedone, ottenendo persino rapide approvazioni da parte delle istituzioni competenti.

Il partito ricorda che, nel 2024, la Banca Centrale Europea aveva espresso seri dubbi sulla possibilità di riciclaggio di denaro attraverso il tentativo di “ALTA Pay”, una società serba guidata da Davor Macura, di acquisire “Addiko Bank” in Austria. In tale contesto, l’approvazione di “ALTA Banka” in Macedonia solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla sicurezza finanziaria del sistema.

La DUI esige risposte chiare e urgenti dal sindaco di Kumanovo, Maksim Dimitrievski, dal vice primo ministro Stoilkovic e da Izet Mexhiti, al fine di informare l’opinione pubblica sui motivi, i contenuti e le conseguenze dell’incontro sopracitato e per garantire che gli interessi strategici e finanziari del paese non vengano sacrificati a favore degli interessi del “mondo serbo”.

Secondo la DUI, l’ingresso di capitali serbi nel settore bancario non rappresenta solamente una questione economica, ma mira a stabilire un’influenza diretta del “mondo serbo” in Macedonia del Nord, minacciando il sistema economico e finanziario, nonché gli equilibri politici, a favore di interessi stranieri a discapito degli interessi nazionali e di tutti i cittadini.