Nessuna sanzione sarà applicata alle istituzioni che non sostituiranno le targhe dei propri veicoli ufficiali entro il 29 settembre. Lo ha confermato il direttore del Servizio per gli Affari Generali e Comuni (SOZR), Ivica Tomovski, durante la presentazione delle nuove targhe rosse.
Secondo Tomovski, i regolamenti attuali non prevedono sanzioni per ritardi o mancata conformità alle direttive.
Il termine iniziale per il cambio delle targhe era fissato al 15 settembre, ma Tomovski ha emesso un secondo avviso, prorogando la scadenza al 29 settembre, data di inizio della campagna elettorale per le elezioni locali. Un’ulteriore opportunità per il cambio delle targhe sarà disponibile fino alla fine dell’anno, con scadenza il 31 dicembre, quando il Ministero dell’Interno dovrà completare il registro dei veicoli ufficiali.
Tomovski ha precisato che, in caso di mancata sostituzione delle targhe, le istituzioni dovranno provvedere al cambio in occasione della successiva registrazione del veicolo.
La decisione governativa, adottata il 29 luglio, prevede che tutti i veicoli di proprietà statale – inclusi quelli governativi, municipali e delle imprese pubbliche – ricevano targhe rosse con lettere e numeri gialli, al fine di indicarne l’uso ufficiale. Le targhe gialle con scritte rosse saranno invece destinate ai veicoli ad uso speciale, come quelli in dotazione all’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (ANB) e al Ministero dell’Interno (MVR).
L’obiettivo di questa misura è aumentare la trasparenza e la responsabilità pubblica. Le nuove targhe, inoltre, conterranno la sigla NMK su una banda blu, rendendole facilmente riconoscibili.
Si stima che lo Stato possieda tra i 7.000 e i 7.500 veicoli ufficiali, ma il numero esatto non è ancora noto. Il Ministero dell’Interno è incaricato di creare un registro centralizzato entro il 31 dicembre, al fine di ottenere un quadro preciso del parco veicoli statale.