Un alto procuratore della Procura Superiore di Skopje è accusato di aver esercitato violenza psicologica continuata su cinque dipendenti, causando a una di loro un disturbo d’ansia. L’ufficio del pubblico ministero ha presentato un’accusa formale contro il procuratore e un altro collega, accusandoli di abuso di posizione ufficiale e autorità.
Secondo l’accusa, nel periodo compreso tra settembre 2023 e il 24 ottobre 2024, il procuratore ha ripetutamente minacciato le dipendenti, abusando della sua posizione gerarchica. Le minacce includevano il licenziamento immediato, espressioni come “vi butterò fuori,” “vi getterò dal sesto piano,” e “vi metterò in custodia e sotto speciali misure investigative”. Alcune dipendenti sarebbero state insultate e isolate.
Le vittime, incapaci di sopportare le minacce e la violenza psicologica, hanno presentato denunce scritte alla Procura della Repubblica, al Consiglio dei Pubblici Ministeri e alla Procura della Repubblica di base di Skopje, richiedendo misure urgenti e protezione.
In seguito alla presentazione delle denunce, il procuratore accusato avrebbe convocato le dipendenti nel suo ufficio, intensificando la violenza psicologica e costringendole a firmare dichiarazioni in cui affermavano di essere state manipolate. Avrebbe minacciato azioni legali per diffamazione, chiedendo risarcimenti di 100.000 euro, e avrebbe affermato di poter influenzare giudici e avvocati. Dopo il loro rifiuto di firmare tali dichiarazioni, avrebbe avviato procedimenti disciplinari e le avrebbe trasferite ad altre posizioni all’interno dell’ufficio del pubblico ministero.
Per proteggere le vittime e la procedura, il pubblico ministero ha proposto misure cautelari, tra cui l’obbligo di presentarsi periodicamente a un funzionario designato, il sequestro temporaneo del passaporto e il divieto di avvicinarsi o contattare le vittime.
L’indagine ha portato alla scoperta di ulteriori irregolarità. Tra gennaio 2023 e agosto 2024, il procuratore e un altro collega avrebbero intenzionalmente compiuto azioni illegali che hanno violato i diritti delle parti in diversi procedimenti. In particolare, avrebbero trattenuto la corrispondenza in entrata, ritardandone la registrazione e assegnando i casi direttamente al secondo imputato “senza troppi problemi”, in violazione delle norme procedurali degli uffici del pubblico ministero.
In un episodio, il 24 ottobre 2024, il procuratore avrebbe convocato una riunione con tutti i dipendenti dell’ufficio, durante la quale avrebbe continuato a esercitare pressioni psicologiche sulle vittime, ridicolizzandole e umiliandole di fronte agli altri. Avrebbe poi chiesto ai dipendenti non firmatari della richiesta di misure urgenti di scrivere dichiarazioni che descrivessero “com’è lui come capo”.