Migliaia di dipendenti pubblici in Macedonia del Nord si trovano in una situazione critica a causa del mancato pagamento degli stipendi. Nonostante siano trascorse diverse settimane dalla scadenza prevista dalla legge, molti lavoratori statali non hanno ancora ricevuto le proprie retribuzioni.

La situazione riguarda diversi settori. Oltre ai lavoratori del settore culturale, anche i dipendenti del Ministero dell’Economia e dell’Ispettorato Statale del Mercato sono tra coloro che non hanno ricevuto lo stipendio.

L’opposizione politica ha espresso forte preoccupazione per la situazione. Secondo SDSM, il paese è giunto a un punto in cui non si discute più di sviluppo economico, ma della capacità del governo di adempiere al suo obbligo fondamentale: il pagamento dei salari guadagnati.

La mancata retribuzione degli stipendi viene definita una violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori, minando la loro dignità e confermando l’incompetenza del governo. Si sottolinea come questo rappresenti un’umiliazione per i lavoratori macedoni, evidenziando il disinteresse del governo nei loro confronti.

Viene chiesto chi si assumerà la responsabilità per questa situazione, ribadendo che lo stipendio non è una ricompensa, ma un diritto legale garantito. Si critica il governo per le spese considerate superflue, mentre i lavoratori lottano per sopravvivere con stipendi inadeguati.

Negli ultimi mesi, le condizioni di vita di molte famiglie sono peggiorate, con un tenore di vita ai minimi storici, aumento dei prezzi e delle bollette, e il governo che rifiuta di aumentare i salari. Si afferma che il lavoratore macedone è il più sottovalutato nella regione.

Viene richiesta l’immediata erogazione di tutti gli stipendi arretrati, sottolineando che i lavoratori sono il pilastro della società e il loro lavoro e la loro dignità devono essere rispettati.