Ljubomir Frckoski, ex capo della Missione Permanente della Macedonia del Nord presso le Nazioni Unite a New York, è sotto inchiesta insieme ad altre tre persone con l’accusa di abuso d’ufficio. La denuncia penale presentata lo accusa di aver agito in violazione delle istruzioni del Ministero degli Affari Esteri e del parere del Ministero delle Finanze.
L’indagine riguarda l’utilizzo di fondi derivanti dalla vendita congiunta di beni appartenuti all’ex Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia (SFRY) a New York. Complessivamente, sul conto della Missione Permanente della Macedonia all’ONU erano stati versati 3.998.721,72 dollari USA. Di questa somma, Frckoski avrebbe trasferito 3,94 milioni di dollari USA al bilancio della Macedonia, ma i restanti 58.721,72 dollari USA sarebbero rimasti sul conto della Missione Permanente all’ONU e spesi in modo illegale e inappropriato.
Le accuse specifiche includono l’utilizzo improprio di fondi pubblici per spese non autorizzate, violando le normative finanziarie e materiali delle missioni diplomatiche e consolari della Repubblica di Macedonia all’estero. Tra le irregolarità contestate vi sono prelievi ingiustificati per viaggi ufficiali, la mancata restituzione di depositi per la residenza dell’ambasciatore, il superamento dei limiti consentiti per l’utilizzo di telefoni cellulari, pagamenti duplicati di bollette telefoniche, un saldo non giustificato nella cassa della Missione Permanente, spese di rappresentanza superiori ai fondi stanziati dal Ministero degli Affari Esteri e prelievi di contanti per la riparazione di un veicolo ufficiale senza previa autorizzazione.
Si stima che tali irregolarità abbiano causato un danno al bilancio statale pari a 116.576,9 dollari USA.