L’Unione Democratica per l’Integrazione (DUI) ha pubblicamente ammesso la propria responsabilità per l’esclusione della diaspora albanese dal censimento del 2021 nella Macedonia del Nord. L’ammissione è arrivata in seguito alle accuse mosse dal partito “Vredi”, che ha definito l’atto un’ingiustizia incostituzionale e una violazione dei diritti fondamentali della diaspora.
“Vredi” ha accusato DUI di aver taciuto per quattro anni su questa ingiustizia e di essere stata co-organizzatrice di questo processo iniquo. Il partito di opposizione ha anche chiesto a DUI di rivelare i dettagli degli accordi politici che hanno portato all’esclusione della diaspora.
Secondo “Vredi”, l’esclusione della diaspora dal censimento è un atto senza precedenti che viola il diritto della diaspora di essere parte integrante del popolo albanese nella Macedonia del Nord, sia emotivamente che legalmente e istituzionalmente. Il partito ha promesso che tali ingiustizie non resteranno impunite e che la risposta più forte arriverà dai cittadini e dalla diaspora nelle elezioni locali di ottobre 2025.
“Vredi” ha affermato che continuerà a ricordare all’opinione pubblica albanese tutte le decisioni anti-albanesi del precedente governo. Il partito ha promesso che coloro che hanno escluso la diaspora saranno esclusi dal governo locale tramite il voto dei cittadini.