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L’Istituto di Sanità Pubblica raccomanda misure di protezione sanitaria per la popolazione a causa delle alte temperature

L’Istituto di Sanità Pubblica (ISP) ha lanciato un appello al rispetto delle misure di protezione sanitaria per la popolazione generale e i gruppi vulnerabili, in vista delle previste alte temperature ambientali. L’allarme giunge in seguito all’annuncio del Servizio Idrometeorologico di temperature massime giornaliere elevate dal 24 al 27 giugno 2025.

L’ISP raccomanda ai datori di lavoro di proteggere i dipendenti dalle alte temperature. Tra le raccomandazioni figurano il controllo e la manutenzione regolari delle misure tecniche e tecnologiche come ventilazione e aria condizionata, la misurazione periodica della temperatura ambiente e il posizionamento delle postazioni di lavoro lontano dalla luce solare e da fonti di calore.

L’ISP suggerisce di mettere a disposizione almeno un locale climatizzato con funzione di “rifugio” dove i dipendenti possano rinfrescarsi durante il lavoro, di valutare la possibilità di lavoro online, orari di lavoro flessibili, turni frazionati, recupero delle ore di lavoro perse e altre modalità. Si raccomanda di evitare il lavoro all’aperto dalle 11:00 alle 17:00, di prevedere pause più frequenti e la disponibilità di liquidi ed elettroliti, di ruotare le mansioni e spostare i lavoratori in locali più freschi quando possibile, fornendo più personale se necessario.

Per i dipendenti, l’ISP raccomanda una dieta equilibrata, il consumo di almeno 2 litri di acqua al giorno, evitando alcol e caffeina, e l’assunzione di elettroliti in caso di sudorazione intensa. Si consiglia riposo regolare, sonno sufficiente, docce e informazione per adattarsi alle alte temperature.

L’ISP sottolinea l’importanza di indossare indumenti leggeri, chiari e in cotone, occhiali da sole, cappelli e creme solari con un fattore di protezione UV di 30+ quando si lavora all’aperto. È fondamentale riconoscere i sintomi del colpo di calore (vertigini, affaticamento, ansia, vomito) ed essere vigili per i colleghi. Un dipendente con sintomi di malessere da calore non deve essere autorizzato a lasciare il posto di lavoro fino a quando non si stabilizza o riceve un trattamento adeguato.

L’ISP chiarisce che le categorie di persone vulnerabili sono considerate quelle che lavorano all’aperto e sono maggiormente esposte all’influenza delle ondate di calore, o persone che lavorano in luoghi esposti ad alte temperature e radiazioni di calore, persone che perdono troppi liquidi durante il lavoro, che possono essere più sensibili alle malattie legate al calore. Ad esempio: operai edili, agricoltori, vigili urbani, addetti alle consegne e simili.

In caso di sintomi di colpo di calore, le raccomandazioni per il pronto soccorso sono di chiamare immediatamente il 118 o il 112, spostare la persona in un locale fresco, adagiarla orizzontalmente con le gambe sollevate, raffreddarla con impacchi freddi e spruzzando acqua, non somministrare terapie fino all’arrivo dei soccorsi medici e, se incosciente, posizionarla in posizione laterale di sicurezza.

“Esami straordinari sono effettuati da uno specialista in medicina del lavoro per le categorie vulnerabili, al fine di ottenere un approccio individualizzato alla capacità del dipendente di lavorare nelle date condizioni, tenendo conto del suo stato di salute, nonché consultazioni con il medico curante per la terapia applicata o la necessità di congedo per malattia.”