Hristijan Mickoski è il principale responsabile se la lingua macedone dovesse essere rimossa dal rapporto dell’UE. L’accusa è stata lanciata da Venko Filipce, esponente del forum civico “Mugra na slobodata”, il quale ha affermato che Mickoski ha riaperto una questione già risolta, portando il dibattito sulla lingua macedone al Parlamento Europeo.

Filipce ha criticato aspramente VMRO-DPMNE, accusando il partito di trasformare le vittorie ottenute da SDSM in sconfitte nel giro di un solo anno. Secondo Filipce, Mickoski, insieme al suo collaboratore Andrej Kovachev, starebbe lavorando per ostacolare il percorso europeo dei cittadini macedoni.

Filipce ha ricordato che era stato SDSM a ottenere un importante successo a Bruxelles con la firma dell’accordo FRONTEX, redatto in una lingua macedone pura, unica e riconosciuta, senza aggettivi, note a piè di pagina o asterischi. Questa vittoria, secondo Filipce, non è mai stata riconosciuta da Mickoski quando era all’opposizione.

Filipce ha concluso accusando Mickoski di aver agito per interessi personali e per la necessità di una campagna politica, trasformando una vittoria in una sconfitta. Ha definito questo comportamento come “suprematista”, affermando che, con l’aiuto di Andrej Kovachev e dei membri del PPE al Parlamento Europeo, l’identità e la lingua della Macedonia sono nuovamente messe in discussione.