La Macedonia si sta preparando per un futuro energetico più equo e sostenibile, come evidenziato da un recente rapporto dell’OCSE. L’evento di presentazione del rapporto “Prezzi dell’energia e sussidi nei Balcani occidentali: Riforme per un futuro equo e verde” ha visto la partecipazione del Ministro dell’Energia, delle Miniere e delle Risorse Minerarie, Sanja Božinovska, che ha sottolineato l’impegno del paese verso un nuovo modello energetico.
Il rapporto dell’OCSE analizza i costi fiscali dei sussidi energetici, concentrandosi sul periodo della crisi energetica del 2021-2022. L’analisi rivela che la Macedonia ha destinato fondi significativi al settore energetico tra il 2018 e il 2023, principalmente per mitigare gli shock dei prezzi e proteggere il tenore di vita dei cittadini durante le crisi globali.
Tuttavia, il modello esistente di sussidi universali ha mostrato delle limitazioni. Come evidenziato nel rapporto, questo sistema tende a favorire le famiglie con consumi più elevati, piuttosto che le categorie vulnerabili. Per affrontare questa problematica, il paese sta adottando un approccio più mirato.
“Con la nuova legge sull’energia, abbiamo fatto un passo avanti fondamentale: stiamo passando dal sostegno universale alla protezione sociale mirata, basata sulle reali condizioni della famiglia e non solo sui consumi”, ha affermato Božinovska, annunciando la creazione di una metodologia per misurare la povertà energetica in collaborazione con il Ministero delle Politiche Sociali.
La ministra ha anche menzionato il sistema tariffario a blocchi in vigore dal luglio 2022, evidenziandone però i limiti. Le famiglie numerose o con persone affette da malattie croniche, che necessitano di consumi più elevati, rischiano di incorrere in prezzi più alti nonostante la loro condizione sociale.
La nuova legge sull’energia introduce meccanismi per proteggere i consumatori vulnerabili, come il sostegno finanziario diretto, il divieto di distacco dalla rete durante l’inverno e i sussidi per l’efficienza energetica. Inoltre, offre a ogni consumatore la possibilità di cambiare fornitore di energia elettrica gratuitamente entro 48 ore, aprendo il mercato a una concorrenza più leale.
“Questa legge non è solo una norma tecnica, ma un riflesso della nostra determinazione a costruire un sistema energetico economicamente sostenibile, socialmente giusto e ambientalmente responsabile”, ha sottolineato Božinovska, ribadendo la visione di una Macedonia con pannelli solari sui tetti, veicoli elettrici sulle strade e bollette elettriche stabili. L’obiettivo è una transizione equa in cui nessuno venga lasciato indietro.