Secondo gli ultimi dati Eurostat, la Macedonia è penultima in Europa per quanto riguarda il salario minimo e ultima per potere d’acquisto. Simona Cvetanoski, membro del consiglio esecutivo di SDSM, ha dichiarato che queste statistiche confermano la dura realtà che i cittadini macedoni affrontano, con stipendi che non durano nemmeno fino al 10 del mese.

Cvetanoski ha accusato il governo di VMRO-DPMNE di umiliare deliberatamente la dignità dei cittadini, affermando che i funzionari del partito vivono nel lusso mentre la gente comune deve risparmiare su tutto. Ha inoltre sottolineato che il governo sta mentendo quando afferma di “prendersi cura” dei cittadini e di essere la quarta economia più forte in Europa.

“La realtà è che i cittadini devono tagliare e risparmiare su tutto mentre i funzionari del DPMNE vivono nel lusso, aumentano i loro stipendi e raccontano storie che siamo quarti in Europa,” ha affermato Cvetanoski.

Secondo Cvetanoski, tutti i parametri economici indicano un drammatico deterioramento della qualità della vita, con l’inflazione in aumento, i prezzi fuori controllo e i salari stagnanti. Ha criticato il governo per aver respinto le proposte di aumento salariale e bloccato le misure per abbassare i prezzi dei prodotti di base.

Cvetanoski ha affermato che SDSM ha aumentato il salario minimo da 9.000 a oltre 20.000 denari, ha approvato una legge sull’armonizzazione automatica dei salari con il costo della vita e ha investito 2,6 miliardi di euro nell’economia. Ha accusato VMRO-DPMNE di non aver investito un solo denar a sostegno dei cittadini in crisi e di pensare solo ai propri interessi e a quelli dei suoi partner commerciali privilegiati.

Cvetanoski ha concluso affermando che è tempo di lottare per salari più alti, condizioni eque e un’economia che serva i cittadini, non i partner commerciali di VMRO-DPMNE. Ha promesso che SDSM non tacerà e parlerà ogni giorno per ogni persona che vive duramente e merita di più.