La Corte Costituzionale si prepara ad abolire la Legge sull’Uso delle Lingue, secondo il partito DUI, che esprime seria preoccupazione per le recenti tendenze del governo.
Secondo DUI, il governo sta sistematicamente eliminando la lingua albanese dalla sfera pubblica attraverso una serie di misure istituzionali.
Inoltre, l’Ispettorato per l’attuazione della legge è di fatto bloccato, privato della sua autonomia e con ispettori che non ricevono lo stipendio da sei mesi.
La situazione è aggravata dalla mancanza di condizioni di lavoro di base, compreso l’accesso ai veicoli ufficiali.
Il direttore stesso, nominato dal governo, ha ammesso pubblicamente che i veicoli vengono utilizzati per scopi personali, il che dimostra la disfunzione dell’istituzione.
Il partito DUI considera scandalosa la dichiarazione del Ministro del Sistema Politico, il quale ha affermato di voler sostituire il direttore dell’Ispettorato non per inadempienza, ma per “fargli capire il suo posto”. Questa affermazione è interpretata come una diretta dimostrazione di pressione istituzionale e umiliazione sull’uso ufficiale della lingua albanese.
DUI lancia un appello a tutti gli attori sociali albanesi affinché si oppongano a queste minacce sistemiche alla lingua albanese.
Il partito esorta tutti gli attori sociali albanesi, compresi i membri rimanenti di VLEN che fanno parte del governo, ad assumersi la responsabilità e ad opporsi chiaramente a queste minacce.
DUI sottolinea che la lingua albanese non è un privilegio politico, ma una categoria costituzionale e parte dei fondamenti dell’Accordo di Ohrid.