Il partito SDSM accusa il Ministro della Cultura, Zoran Ljutkov, di aver presentato una serie di bugie e manipolazioni durante la sua conferenza stampa, al fine di mascherare un presunto fallimento annuale del partito VMRO-DPMNE nel settore culturale. Secondo SDSM, anziché un rapporto veritiero, il pubblico ha ricevuto autocelebrazioni infondate.
SDSM afferma che non si può parlare di “anno di successo” quando le istituzioni culturali sono prive di fondi, i progetti sono bloccati e i dipendenti del Ministero della Cultura subiscono discriminazioni basate sull’affiliazione partitica, oltre a non ricevere stipendi conformi agli accordi collettivi.
Il partito di opposizione sostiene che il ministro Ljutkov ha omesso di menzionare la mancata osservanza del Contratto Collettivo e le manipolazioni a danno dei lavoratori del settore culturale, che sarebbero sottoposti a costanti minacce e pressioni.
SDSM critica anche la presunta interruzione di tutte le attività di tutela del patrimonio culturale, i concorsi non funzionali, le nomine partitiche e gli scandali interni al ministero. A giudizio di SDSM, questi elementi rappresentano una sconfitta per l’istituzione, anziché un successo.
Inoltre, SDSM accusa Ljutkov di aver mentito al pubblico riguardo all’annuncio di un concorso per le industrie creative, affermando che un concorso simile era già stato annunciato e implementato nel 2024. SDSM sostiene che il concorso del 2024 includeva industrie creative nel vero senso del termine, a differenza del concorso attuale, che sarebbe stato creato su misura per progetti lucrativi e corrotti, al fine di procurare voti al partito VMRO-DPMNE nelle prossime elezioni locali.
Infine, SDSM critica la mancanza di risultati concreti dalla diplomazia culturale e le ripetute trasferte senza un adeguato resoconto. Il partito si interroga sui benefici specifici derivanti dall’ultimo viaggio del ministro negli Stati Uniti per la cultura e il turismo. SDSM lamenta inoltre tagli al budget e l’utilizzo di propaganda politica al posto di una vera visione strategica per il settore culturale. Il partito reagisce fermamente a quelli che definisce tentativi di presentare l’inazione come un risultato positivo.