Durante la sessione di ieri per l’interpellanza del Ministro dell’Interno, Panche Toshkovski, il deputato del partito Levica, Amar Mecinović, ha duramente criticato la gestione della sicurezza nel paese, accusando il governo di svalutare la vita dei cittadini.

Mecinović ha chiesto apertamente al Ministro Toshkovski quale valore attribuisca alla vita rispetto ad altri valori, mettendo in discussione la sua bussola morale. Secondo il deputato, la presenza massiccia di forze di polizia intorno all’Assemblea per proteggere il Ministro contrasta con la mancanza di protezione per i giovani, che si sentono attaccati, trascurati e oppressi.

“Oggi c’erano centinaia di poliziotti intorno all’Assemblea per voi, e non c’è difesa per i giovani,” ha affermato Mecinović. Ha sottolineato come i giovani abbiano perso opportunità, anni e ora stiano perdendo amici e persone care, sentendosi completamente indifesi e intrappolati.

Mecinović ha inoltre evidenziato la bassa fiducia dei cittadini nei confronti dei politici, inferiore persino a quella riposta nella magistratura. Ha accusato il Ministro Toshkovski di creare un senso di rassegnazione anziché di sicurezza, difendendo individui che, a suo dire, hanno contribuito alla violenza strutturale percepita dai cittadini.

Infine, il deputato ha definito la situazione attuale non un semplice incidente, ma il risultato del collasso di un sistema che ha causato la morte di cittadini. “Questo non era forza maggiore. Questo è stato un collasso di un sistema che ha ucciso i nostri concittadini!” ha concluso Mecinović, paragonando la situazione a un terremoto e affermando che “la Macedonia è un paese dove la vita viene comprata e venduta”.