L’SDSM accusa il governo di Hristijan Mickoski di temere la verità sull’affare dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (ANB) e di evitare la declassificazione dei documenti rilevanti. Secondo il partito di opposizione, questi documenti rivelerebbero la verità su presunte attività di sorveglianza e sulle motivazioni che spingono VMRO-DPMNE a manipolare l’opinione pubblica.
L’SDSM sostiene che l’ANB stava preparando un’operazione prima delle elezioni, destinata a danneggiare il partito, ma che l’operazione si è ritorta contro i suoi autori. Il partito insiste sulla necessità di declassificare i documenti per svelare la verità, compresi i dettagli su chi è stato sorvegliato, chi ha collaborato con chi, quali erano gli scopi di tali attività e cosa si sta nascondendo al pubblico.
Il partito di opposizione solleva interrogativi specifici sulle ragioni per cui Mickoski sarebbe riluttante a rivelare la verità. L’SDSM suggerisce che la riluttanza potrebbe essere legata a possibili collaborazioni di Mickoski con servizi stranieri, comunicazioni con agenzie russe o finanziamenti illeciti di VMRO-DPMNE.
L’SDSM contesta anche l’affermazione del governo secondo cui sarebbe stato il partito stesso a condurre attività di intercettazione illegale. Se il governo è convinto di ciò, si chiede l’SDSM, perché evitare la declassificazione dei documenti?
L’SDSM si dichiara pronto alla declassificazione, affermando di non avere nulla da nascondere e di essere fiducioso che la verità emergerà, rivelando le responsabilità e la reale natura dell’affare. Il partito conclude la dichiarazione chiedendo se il governo abbia paura della verità.