Il Presidente dell’Assemblea si asterrà dal commentare le accuse contro Tatjana Dimitrovska, Presidente della Commissione statale per la prevenzione della corruzione, fino a quando non ci sarà una sentenza definitiva del tribunale. In caso di conferma delle accuse, avvierà una procedura di destituzione.
L’ufficio del Presidente dell’Assemblea, Afrim Gashi, ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea il rispetto del principio di presunzione di innocenza e dell’indipendenza degli organi giudiziari. La priorità è consentire alle istituzioni competenti di svolgere il proprio lavoro senza pressioni o influenze.
La responsabilità di preservare la credibilità e l’integrità delle istituzioni è una priorità assoluta e un obbligo che non tollera compromessi, si legge nella dichiarazione.
Tatjana Dimitrovska è sospettata nel caso “Additivo” di divulgazione di segreti d’ufficio. L’indagine supplementare la accusa di aver condiviso informazioni riservate tramite “Viber” e “WhatsApp” riguardanti procedimenti avviati e decisioni contro aziende e individui accusati nel caso “Additivo”.
Oltre al sequestro del passaporto, il tribunale penale ha emesso un divieto di svolgere determinate attività lavorative correlate al reato, il che implica che la sospettata non deve avere contatti con oggetti, posta e altra documentazione relativa al lavoro della Commissione statale per la prevenzione della corruzione e, allo stesso tempo, non può votare e distribuire casi.