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Indagine Selettiva e Silenzio dopo la Tragedia di Kocani

L’SDSM insiste per un’indagine completa e imparziale sulla tragedia di Kocani, sottolineando la necessità di accertare le responsabilità, senza proteggere i funzionari in carica. Il partito d’opposizione chiede le dimissioni di Toshkovski e un’estensione dell’inchiesta per includere i funzionari che ricoprivano posizioni di responsabilità il giorno dell’incidente.

L’SDSM critica il fatto che l’indagine sembri ignorare i funzionari, i capi e i responsabili dello SIA Stip e dell’OVR Kocani che, il 16 marzo 2025, avevano la responsabilità diretta di prevenire la tragedia ma non sono intervenuti. Secondo l’SDSM, sette comandanti, capi e vicecomandanti della polizia avevano chiare competenze legali in materia di sicurezza, presenza di minori e uso di materiale pirotecnico.

L’SDSM pone interrogativi specifici sull’esclusione di figure chiave dall’indagine: perché la responsabile dell’OVR Kocani, Marija Cvetkovska Manevska, non è inclusa? Perché il responsabile della polizia criminale di Kocani, Tomo Donev, non è coinvolto? E perché sono esclusi Sasho Tasev, il capo dello SIA Stip, e i responsabili della polizia criminale di Stip? Il partito si chiede se questa esclusione non sia una forma di protezione intenzionale del personale nominato da Toshkovski.

L’SDSM avverte che l’indagine non deve trasformarsi in un’operazione politica per coprire e salvare il personale di VMRO-DPMNE. Il partito ribadisce il proprio impegno a lottare per un’indagine completa e giusta, senza protezioni per i funzionari in carica. Secondo l’SDSM, non si deve permettere che il dolore delle famiglie sia aggravato da una giustizia selettiva, che equivale a ingiustizia.