Il partito SDSM accusa il governo di proteggere i responsabili della tragedia nella discoteca Puls di Kochani, in cui hanno perso la vita 62 giovani. La portavoce del SDSM, Bogdanka Kuzeska, ha dichiarato in una conferenza stampa che Christian Mickoski, Panche Toshkovski e Kocevski stanno coprendo i poliziotti direttamente responsabili dell’incendio nella discoteca Puls.

Secondo Kuzeska, Mickoski e Toshkovski stanno facendo di tutto per insabbiare le prove e la responsabilità diretta di coloro che hanno preso la decisione di chiudere le porte della discoteca quella notte, contribuendo così al numero elevato di vittime.

Kuzeska ha affermato che il governo sta cercando di proteggere coloro che avrebbero dovuto chiudere la discoteca, che quella sera operava senza documenti e al di fuori delle normative legali, nonostante fosse stato annunciato pubblicamente che si sarebbe tenuta una festa.

Il SDSM sostiene che il governo sta rifiutando di rispondere a domande specifiche dei media relative al piano operativo di quella sera. Kuzeska ha chiesto come mai il piano operativo per il controllo di diversi locali in tutta la Macedonia, inclusa la discoteca Puls, sia considerato informazione riservata, a tre mesi dall’operazione. Il Ministero dell’Interno starebbe anche nascondendo le procedure operative dettate dall’azione, ovvero chi ha dato l’ordine di chiudere le porte della discoteca Puls.

Il governo starebbe inoltre nascondendo chi ha ordinato un controllo in un locale che non avrebbe dovuto essere aperto quella sera, poiché privo di permesso di esercizio.

Kuzeska ha chiesto se il governo stia proteggendo il capo del SIA Shtip, Dejan Saltirovski, e se sia stato lui a dare l’ordine di controllare un locale che non avrebbe dovuto essere aperto. Inoltre, ha chiesto se Mickoski stia proteggendo Saltirovski perché legato a Orce Todorovski Efto, socio in affari nelle centrali idroelettriche di Mickoski.

Kuzeska ha anche sollevato interrogativi sulla responsabilità di Dragan Kazak Petrushev, accusato di aver eseguito un ordine contrario alle procedure standard chiudendo le porte della discoteca, e di Kristina Jovanova, accusata di aver permesso l’organizzazione di feste con centinaia di partecipanti da parte di una società con un conto bloccato da oltre 200 giorni. Infine, ha menzionato Tomo Donev, all’epoca capo della polizia criminale di Kochani.

Kuzeska ha definito la tragedia di Kochani un omicidio di massa con la firma dello stato. Ha chiesto perché non ci sia alcuna responsabilità per gli ispettori responsabili della supervisione della pirotecnica, nonostante la Procura abbia affermato che MMMM DOOEL non avesse il permesso di utilizzare materiale pirotecnico. Ha anche chiesto perché venga nascosto il nome dell’azienda che ha importato illegalmente i dispositivi pirotecnici.

Kuzeska ha concluso affermando che il SDSM non permetterà a nessuno di insabbiare l’indagine sulla tragedia nella discoteca Puls.