Il presidente di OO SDSM Stip, Pavel Ivanov, ha criticato aspramente i sindaci di VMRO-DPMNE, accusandoli di essere semplici estensioni del loro leader, Hristijan Mickoski. Secondo Ivanov, anziché servire i cittadini con misure e politiche adeguate, questi sindaci trasformano i comuni in entità disfunzionali, teatro di schemi corrotti.

Ivanov ha puntato il dito contro il Comune di Stip, affermando che il sindaco di VMRO-DPMNE sta trasformando l’amministrazione locale in un servizio per interessi commerciali personali.

Il presidente di OO SDSM Stip ha criticato la ricandidatura di Ivan Jordanov a sindaco, definendolo inefficiente, incompetente e corrotto. Ivanov ha chiesto se VMRO-DPMNE considera gli abitanti di Stip cittadini di serie B, privi del diritto a una vita dignitosa nella loro città natale.

Secondo Ivanov, Stip sta vivendo una fase di stagnazione anziché di sviluppo, con progetti promessi rimasti solo sulla carta. In un contesto di aumento del costo della vita, l’amministrazione guidata da VMRO-DPMNE avrebbe ulteriormente gravato sulle tasche dei cittadini, aumentando le tariffe di acqua, fognatura, rifiuti e altre imposte locali.

Parallelamente all’aumento delle tariffe, l’amministrazione comunale sarebbe stata scossa da scandali, tra cui la spesa di ingenti somme di denaro per carburante di cui non si conosce la destinazione. Ivanov ha inoltre denunciato la costruzione abusiva da parte del Segretario del Comune e la vendita a prezzi stracciati di edifici protetti e proprietà comunali.

Ivanov ha concluso affermando che, durante questi quasi quattro anni di amministrazione VMRO-DPMNE, a Stip sarebbero stati realizzati solo progetti di interesse personale del partito e del sindaco. Come esempio, ha citato la costruzione di una fontana con fondi destinati al rifacimento del tetto del Ginnasio di Stip.
Oggi, Stip è congestionata dal traffico, priva di parcheggi e semafori in incroci cruciali, con una discarica che brucia quotidianamente e interruzioni idriche durante l’estate. La società municipalizzata Isar è in forte debito e, per la prima volta in 40 anni, non è stata celebrata la Giornata dei Vigili del Fuoco.