In Macedonia del Nord, la situazione dei giornalisti e degli operatori dei media rimane precaria, con solo un terzo del personale coperto da contratti collettivi. L’Indipendent Union of Journalists and Media Workers (SSNM) ha evidenziato questa problematica in occasione della Festa del Lavoro, il 1° maggio.
I diritti migliorati e positivi previsti dai contratti collettivi sono principalmente appannaggio dei dipendenti del settore pubblico, ovvero dei media statali. I giornalisti e gli operatori dei media nel settore privato continuano a subire violazioni dei diritti del lavoro e godono di minore protezione.
Secondo SSNM, le basse retribuzioni rappresentano un ostacolo significativo all’obiettività e alla professionalità nel giornalismo. Con quasi il 70% degli operatori dei media e il 50% dei giornalisti che percepiscono stipendi inferiori alla media, è difficile garantire un giornalismo indipendente e attento all’interesse pubblico.
La precarietà del lavoro, i contratti a breve termine o freelance, il mancato rispetto delle normative su ferie, orari di lavoro, straordinari e festività retribuite sono problematiche persistenti per i giornalisti. Queste difficoltà compromettono la loro capacità di svolgere un lavoro di interesse pubblico, essenziale per lo sviluppo di una società democratica.
SSNM sottolinea che la lotta per migliorare le condizioni di lavoro, aumentare i salari, garantire pagamenti puntuali sia nel settore pubblico che privato è fondamentale. Questa battaglia va di pari passo con la lotta per la libertà di espressione e la libera informazione per i cittadini. L’impegno costante e l’unità nel rivendicare migliori condizioni socio-economiche e professionali sono cruciali.