I genitori delle vittime dell’incendio nella discoteca “Puls” di Kočani hanno espresso il loro dolore e la loro rabbia durante una marcia di protesta denominata “Reazione Ritardata”, chiedendo conto alle autorità per il rilascio di persone precedentemente detenute in relazione alla tragedia. La marcia, tenutasi oggi, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e si è snodata attraverso i punti chiave della città, culminando con un appello accorato alla giustizia.
I manifestanti si sono interrogati sul diritto della Procura di rilasciare individui che, a loro dire, erano complici nell’omicidio dei loro figli. Il corteo è partito dal Parco della Rivoluzione, toccando il centro commerciale, il municipio, la stazione di polizia, il tribunale e la Procura.
Julija Zlatkova, madre di una delle vittime, ha condiviso il suo dolore, descrivendo la sofferenza di chi ha perso un figlio e la difficoltà di affrontare la vita senza la sua presenza. Ha dichiarato che le proteste continueranno finché non sarà fatta giustizia.
I genitori sono determinati a continuare a manifestare e a ricordare ai responsabili che non si arrenderanno fino a quando non sarà fatta luce sulla vicenda e i colpevoli saranno puniti. Sostengono che i loro figli sono morti a causa di errori, corruzione e abuso di potere.
Davanti al municipio, i genitori hanno annunciato che monitoreranno attentamente il lavoro degli ispettori competenti. Il sindaco facente funzione, Venko Krstevski, ha espresso il suo pieno sostegno, assicurando che non saranno soli nella ricerca della giustizia.
Durante la manifestazione davanti alla stazione di polizia, le famiglie delle vittime hanno chiesto spiegazioni sul rilascio degli agenti di polizia coinvolti nelle indagini. La tristezza e la rabbia dei genitori sono state espresse anche davanti al tribunale e alla Procura, dove ognuno ha ricordato il proprio figlio e i suoi sogni per il futuro.
La marcia di protesta si è conclusa nel Parco della Rivoluzione, dove è stato annunciato che verrà ripetuta ogni sabato fino a quando non sarà ottenuta la giustizia per i loro cari.