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Garanzia Infantile Europea in Macedonia del Nord: nuove misure per contrastare la povertà infantile

Per contrastare l’elevato rischio di povertà infantile in Macedonia del Nord, il Ministero delle Politiche Sociali, della Demografia e della Gioventù, con il supporto dell’UNICEF, ha presentato i risultati di un’analisi e raccomandazioni politiche per un pacchetto completo di servizi nell’ambito della Garanzia Infantile Europea.

L’obiettivo principale del pacchetto di servizi proposto è garantire che ogni bambino, in particolare quelli più vulnerabili, abbia accesso garantito a assistenza sanitaria, istruzione, protezione sociale e cura, attraverso un supporto coordinato e multisettoriale.

Secondo gli ultimi dati disponibili, in Macedonia del Nord, il 32% dei bambini vive al di sotto della soglia di povertà nazionale, una percentuale significativamente superiore rispetto agli adulti, e il 40% affronta una povertà multidimensionale.

“Nonostante la disponibilità di servizi di base come l’assistenza sanitaria, la protezione sociale e l’istruzione, i bambini che affrontano la povertà e l’esclusione incontrano maggiori ostacoli perché i sistemi non sono adattati alle loro esigenze”, ha affermato Fatmir Limani, Ministro delle Politiche Sociali, della Demografia e della Gioventù. Per superare queste sfide, il Governo della Macedonia del Nord ha sviluppato un Piano d’Azione Nazionale per i Diritti dell’Infanzia 2025-2029, che prevede, tra le priorità, la riduzione della povertà infantile e l’introduzione della Garanzia Infantile Europea, nonché un aumento del 15% degli assegni familiari per i bambini.

Il Ministero delle Politiche Sociali, della Demografia e della Gioventù coordinerà lo sviluppo di un piano di implementazione della Garanzia Infantile con altre istituzioni governative.

Le raccomandazioni politiche si concentrano sulle categorie di bambini più a rischio, tra cui i bambini Rom, i bambini con disabilità, i bambini senza cure parentali e i bambini in conflitto con la legge. Il pacchetto di servizi include l’espansione dell’assistenza monetaria, un maggiore accesso all’istruzione prescolare, l’istruzione inclusiva, l’accesso universale all’assistenza sanitaria e pasti gratuiti nelle scuole.

Lesley Miller, rappresentante dell’UNICEF, ha sottolineato che “i bambini che crescono in povertà hanno maggiori probabilità di rimanere poveri da adulti, perpetuando il ciclo di disuguaglianza”. La Garanzia Infantile si sta dimostrando un meccanismo efficace per combattere queste tendenze allarmanti e garantire che nessun bambino venga lasciato indietro.

Il Piano d’Azione Nazionale prevede il rafforzamento dell’erogazione dei servizi e la mobilitazione di fondi attraverso i bilanci nazionali e municipali, con uno stanziamento iniziale di 3 milioni di euro per servizi focalizzati sui bambini. Saranno sperimentati modelli di servizio modificati in comuni selezionati per fornire dati utili alla loro implementazione su scala nazionale.