Il governo ha annunciato la creazione di un Consiglio Nazionale per le Indagini Finanziarie e la Confisca dei Beni, un nuovo organo di coordinamento di alto livello.

Questo consiglio opererà in aggiunta alla Commissione Nazionale per le Indagini Finanziarie e la Confisca dei Beni, che rimane il principale organo consultivo. L’obiettivo è rafforzare le capacità istituzionali e creare le condizioni per indagini finanziarie efficaci, confisca e recupero di beni illecitamente acquisiti, nonché la loro gestione.

A capo del Consiglio Nazionale ci sarà il Vice Primo Ministro per le Politiche di Buona Governance, Arben Fetai.

Tra i membri figurano figure chiave del governo e del sistema giudiziario: il Ministro dell’Interno, il Ministro della Giustizia, il Ministro delle Finanze, il Procuratore Generale, il Presidente della Corte Suprema, il Direttore dell’Ufficio per il Recupero dei Beni, il Direttore dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza, il Direttore delle Dogane, il Direttore dell’Amministrazione della Polizia Finanziaria, il Direttore dell’Agenzia per la Gestione dei Beni Sequestrati e Confiscati e il Presidente della Commissione Nazionale per le Indagini Finanziarie e la Confisca dei Beni.

Secondo quanto dichiarato dal gabinetto del Vice Primo Ministro Fetai, il governo è impegnato a supportare il lavoro della Commissione Nazionale attraverso processi decisionali strategici e continui. Il gabinetto di Fetai fornirà supporto politico, amministrativo e tecnico.

L’istituzione del consiglio riflette l’impegno del governo nel contrasto alla criminalità economica e nel recupero dei beni illecitamente ottenuti. L’amministrazione sottolinea l’importanza che i cittadini vedano concretamente la confisca dei beni derivanti da attività illecite e che questi beni siano riutilizzati per fini sociali.