Ljupco Palevski, Bore Videvski, Velibor Manev e Vlatko Keshishov sono stati condannati all’ergastolo per il rapimento e l’omicidio della quattordicenne Vanja Gjorevska e del settantaquattrenne Panche Zhezovski. Il verdetto è stato emesso dal Tribunale Penale, ponendo fine a un processo durato dieci mesi che ha profondamente scosso l’opinione pubblica.

La Procura aveva richiesto la massima pena per Palevski, Keshishev, Videvski e Manev, accusati di aver pianificato e commesso i due omicidi. Per il padre di Vanja, Aleksandar Gjorchevski, accusato di complicità, era stata richiesta una pena detentiva appropriata.

Secondo l’atto d’accusa, i condannati avevano pianificato il rapimento di Vanja Gjorevska con l’obiettivo di estorcere denaro a un suo familiare.

Il 22 novembre 2023, Palevski e i suoi complici avevano rapito Panche Zhezovski a Veles, con l’intento di sottrargli il suo veicolo “Citroen”, che sarebbe servito per il rapimento della ragazza a Skopje. Zhezovski fu legato e rinchiuso nel bagagliaio dell’auto, per poi essere condotto nei pressi di Rudnik, vicino a Veles, dove fu ucciso con un colpo di pistola calibro 9mm.

Il 27 novembre 2023, i condannati, con la complicità del padre di Vanja, rapirono la ragazza all’ingresso di un edificio in via Naum Naumovski-Borche a Skopje. Vanja fu legata e portata in una zona isolata nei pressi del villaggio di Brazda, dove fu brutalmente uccisa.

I corpi di Vanja e Panche, scomparsi rispettivamente il 27 e il 24 novembre, furono ritrovati il 3 dicembre 2023 nei pressi di Skopje e Veles.