Il deputato di Levica, Amar Mecinovic, ha duramente criticato la gestione dell’emittente pubblica MRT (Radio Televisione Macedone), definendo “faraonici” i mandati del direttore e del consiglio di programma. Durante la sessione parlamentare per l’elezione del nuovo consiglio di programma, Mecinovic ha sottolineato la necessità di un cambiamento, denunciando sprechi e irregolarità.
Mecinovic ha evidenziato che l’attuale direttore è in carica da 14 anni e il consiglio di programma da 13, chiedendosi quale altro mandato nella Repubblica di Macedonia abbia una durata e un potere così ampi. Pur esprimendo dubbi su cambiamenti radicali, ha affermato che è necessario porre fine al dominio di queste figure nel servizio pubblico, che dovrebbe operare nell’interesse dei cittadini.
Il deputato ha inoltre sollevato sospetti sulle tempistiche dell’annuncio di un concorso per un consiglio di sorveglianza, avvenuto proprio quando l’Assemblea stava avviando la procedura per eleggere il nuovo consiglio di programma. Secondo Mecinovic, questo suggerisce un tentativo di insabbiare le azioni dell’attuale consiglio di programma nei suoi ultimi giorni di mandato.
La situazione, secondo Mecinovic, è critica. Ha citato verbali di una sessione del consiglio di programma del 25 marzo 2025 (sic), in cui si evidenzia l’obbligo legale del servizio pubblico di trasmettere il 10% di contenuti provenienti da produzioni private. Tuttavia, lo stesso verbale rivela che la percentuale di contenuti in co-produzione raggiunge l’80%, a discapito della programmazione educativa, che sarebbe stata “uccisa” dopo 60 anni.
Mecinovic ha denunciato che il servizio pubblico è stato “occupato” da produzioni private, accusando MRT di fornire spazio, telecamere e personale a spese dei contribuenti per la realizzazione di programmi che poi non appartengono all’emittente, la quale si trova costretta ad acquistarne i diritti. Ha definito questa pratica “volgare criminalità”, rivelando che sarebbero stati spesi ben 3 milioni di euro con una singola società di co-produzione.