Il sindaco di Skopje, Danela Arsovska, e il ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni, Aleksandar Nikoloski, sono in aperto disaccordo sulla responsabilità delle costruzioni illegali nel quartiere di Čair. La disputa è emersa pubblicamente attraverso dichiarazioni contrastanti e accuse reciproche.
Nikoloski sostiene che il Comune di Skopje, guidato da Arsovska, ha la piena giurisdizione in materia di costruzioni illegali. Durante una risposta a un’interrogazione parlamentare, il ministro ha precisato che il suo ministero è competente solo per le costruzioni di categoria A, mentre la responsabilità per le altre costruzioni ricade sul Comune. Nikoloski ha accusato Arsovska di inscenare “spettacoli” e ha esortato l’amministrazione comunale ad agire concretamente attraverso ispezioni e demolizioni, chiedendo anche azioni penali contro i costruttori illegali.
Arsovska ha replicato con veemenza, definendo Nikoloski “analfabeta” e affermando che il Comune di Skopje è l’unico dei comuni macedoni a non disporre di un’ispezione edilizia. Ha inoltre sottolineato che la competenza in materia di demolizioni spetta all’Ispettorato statale delle costruzioni, un organo statale, e non al Comune. Arsovska ha poi aggiunto che Nikoloski non aveva l’integrità per demolire costruzioni.